Qualche notte fa ho sognato di attraversare l’Irlanda da sud a nord in un viaggio attraverso l’arte Irlandese, ma i miei sogni sono spesso agitati e farraginosi, no li ricordo bene, però una cosa mi è rimasta in testa, ma quanti artisti Irlandesi e Nord-irlandesi hanno influenzato, alcuni anche in maniera decisamente incisiva la mia formazione che, immodestamente, definisco culturale?
Buttando giù un elenco di nomi a casaccio: Oscar Wilde, U2, James Joyce, Van Morrison, Cranberries, Sinead O’Connor, William Butler Yeats, Gary Moore, Clannad, i Pogues di Shane McGowan, Boomtown Rats e Bob Geldof, Rory Gallagher… ne sto sicuramente dimenticando qualcuno, ah si… Thin Lizzy, The Chieftains e ancora molti altri fino a Damien Rice.. The Coors e poi boh, me ne scordo sicuramente qualcuno. Beh una discreta anomalia se si pensa che negli anni 60 l’irlanda (inteasa come Irlanda e Irlanda del Nord) contava più o meno 4 milioni e duecentomila abitanti e nel 2018 superava di pochissino i 6,5 milioni di abitanti. Terra prolifica,terra di grandi talenti, terra di migranti prima dei migranti, terra libera che ha sempre voluto essere libera..
Forse il gruppo irlandese più famoso al mondo, ma al tempo di BOY, gli U2 non erano certo le star internazionali un po’ “sedute” di oggi, anzi erano fieri e davvero tosti nell’espressione musicale e nei testi sempre molto dubliner…. E’ stato un esordio, perchè del primo album della band si tratta, davvero fulminante condito da un lungo tour negli States, che ha posto le basi per il futuro successo della band. Si tratta di un disco in “real time” dato che tratta un tema delicato come il passaggio dall’infanzia all’adolescenza e all’età giovanile, propio la fase che i quattro componenti del gruppo stavano vivendo. Brani come I will follow e The Electric Co. diverranno negli anni seguenti dei must della band. Riascoltato oggi suona ancora fresco e sufficientemente “angry” anche a 40 anni di distanza dalla pubblicazione. Una nota sulla copertina, bellissima, del disco: l’edizione Americana del disco ha una copertina diversa con le immagini dei quattro musicisti al posto del bimbo, questo per evitare che in America, patria della democrazia e della libertà, i quattro potessero incorrere in accuse di pedo-pornografia per l’immagine utilizzata.
United States of America, 1980!

Buon Ascolto!!