Disco del giorno… e un po’ di me. – Jethro Tull – Songs from the wood (1977)

Band controversa I Jethro Tull: amati o odiati senza mezze misure, con la personalità debordante di Ian Anderson e il suo flauto traverso a renderli unici nel panorama musicale dal 1967 ad oggi (visto che sono ancora in giro anche se con una formazione che di originale ha solamente il leader).

Un gruppo rock-folk-blues che ha il nome di un agronomo Inglese di fine ottocento, che ha comunque scritto pagine importanti nel panorama della musica rock attraversandone comunque 50 anni abbondanti. E con un livello medio della produzione decisamente elevato. SONGS FROM THE WOOD è il disco che apre la seconda decade di vita dei Jethro ed è uno dei dischi più apprezzati da pubblico e critica della band di Ian Anderson. Scremate tutte le derive sperimentali del decennio precedente, i Jethro tornano a canzoni “semplici” che li avvicinano a tematiche naturalistiche e di rispetto dell’ambiente e in qualche modo rilanciano la loro carriera con unisco zeppo di buone canzoni: dalla title track che invita a rivedere il proprio rapporto con la natura, a Jackie in the Green personaggio del folklore inglese che fa rifiorire gli alberi, il livelo cresce con Hunting Girl e sorattutto con Velvet Green: canzone da tempo e ritmo indefiniti che ammalia con il suo incedere medievale e le sue atmosfere sognanti.

Poi ancora tracce di ottimo livello a completare un disco che lontano dai fasti di STAND UP e ACQUALUNG o THICK AS A BRICK, si rivela però opera di assoluta sostanza meritevole di un ascolto approfondito e attento. 4 stelle e buon ascolto .

JETHRO TULL – SONGS FROM THE WOOD (1977)

Per approfondire: STAND UP(1968), ACQUALUNG(1971), STORMWATCH(1979)

Artisti: Yes, Traffic, Moody Blues