Poesia…della notte – Natalia Ginzburg – Memoria

Natalía Ginzburg, nata Levi (Palermo, 14 luglio 1916 – Roma, 7 ottobre 1991), è stata una scrittrice italiana di primo piano della letteratura italiana del Novecento. In questa poesia fa memoria del marito Leone Ginzburg, letterato, morto per le torture in un carcere fascista. Buona Lettura!

SZ

NATALIA GINZBURG – MEMORIA

Gli uomini vanno e vengono

per le strade della citta’

Comprano libri e giornali,

muovono a imprese diverse.

Hanno roseo il viso,

le labbra vivide e piene.

Sollevasti il lenzuolo

per guardare il suo viso,

ti chinasti a baciarlo

con un gesto consueto.

Ma era l’ultima volta.

Era il viso consueto,

solo un poco piu’ stanco.

E il vestito era quello di sempre.

E le scarpe erano quelle di sempre.

E le mani erano quelle che

spezzavano il pane e

versavano il vino.

Oggi ancora nel tempo

che passa sollevi il lenzuolo

a guardare il suo viso

per l’ultima volta.

Se cammini per strada

nessuno ti è accanto

Se hai paura

nessuno ti prende per mano

E non è tua la strada,

non è tua la città.

Non è tua la città

illuminata. La città

illuminata è degli altri,

degli uomini che vanno

e vengono comprando

cibi e giornali.

Puoi affacciarti un poco

alla quieta finestra

a guardare il silenzio,

il giardino nel buio.

Allora quando piangevi

c’era la sua voce serena.

Allora quando ridevi

c’era il suo riso sommesso.

Ma il cancello che a sera

s’apriva, restera’ chiuso

per sempre, e deserta

è la tua giovinezza.

Spento il fuoco,

vuota la casa.

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