Disco del giorno. Psychedelic Furs – Made of Rain (2020)

di Stefano Zorzi

Un disco dei Furs dopo ventinove anni? Un’occasione troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire. E quindi via con l’ascolto con i soliti dubbi, normali, di quando una band riprende a suonare assieme dopo un lungo periodo…ma trent’anni non sono un lungo periodo: sono una vita! Una vita!

The Psychedelics Furs non hanno bisogno di presentazioni se non per i giovanissimi che seguono la scena rock: negli ottanta erano una delle band più interessanti per quella loro intrinseca capacità di restare in bilico fra psichedelica, glam-rock, synth-pop, dark, new wave e punk che li rendeva qualcosa di clamorosamente orecchiabile nel panorama dei tempi e nello stesso tempo li rendeva clamorosamente originali col timbro inconfondibile di Richard Butler sempre a tono sulle melodie disegnate ora dai sintetizzatori, ora dalle chitarre, ora dai sax. Nati in piena epoca punk ne hanno dilatato i confini fino a creare un suono caratteristico che li distingueva dalla maggior parte die gruppi anni ’80. Forse proprio questa loro atipicità li ha condizionati, o preservati, dal raggiungere quel successo planetario, quello status di rock star alla U2, che magari avrebbero anche meritato.

Tornano dopo trent’anni, dicevamo: e sono assolutamente credibili! Il disco è un disco dei Furs nel 2020, non innovativo, ma assolutamente coerente con la loro produzione e con la loro storia, ma non è assolutamente una delle tante operazioni nostalgia. I “ragazzi” hanno lavorato sulle canzoni e sugli arrangiamenti per rendere attuali le dodici tracce dell’album su cui spiccano indubbiamente l’apripista The boy that invented rock’n’roll, una “classica” canzone a la Psychedelic Furs, Don’t Believe con un vivace cuore synth-pop, No One dove si trasformano in una rock band e anche piuttosto dura. Personalmente poi adoro, in senso letterale, This’ll Never be Like Love con quel suo incedere alla Lou Reed del periodo New York. Poi è chiaro che per innamorarsi di questo disco aiuta molto essere stati fans dei Furs in gioventù. Per chi non li conosce, comunque un ‘ottima oportunità per aprire una finestra sulle sonorità anni ottanta. 3 stelle e mezza: disco assolutamnete credibile che vale più di un’ascolto. Bentornati Furs! A voi buon ascolto!

Classificazione: 3.5 su 5.

THE PSYCHEDELICS FURS – MADE OF RAIN (2020)

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